La cassetta degli attrezzi

Ecco una rapida scheda di analisi e lettura per i romanzi di genere giallo. Licenza creative commons, formato doc e pdf.

Scheda lettura giallo

Scheda lettura giallo

Sono tornata…

Come sempre a caccia di nuovi materiali, di nuove tecnologie. Qui allego un mio padlet dedicato alla grande guerra e realizzato grazie a materiali trovati in rete.

 

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“>Grande Guerra

C’è ancora, oggi, chi ritiene che l’insegnamento della grammatica italiana nella scuola debba passare solo e soltanto attraverso una selva di regole e regolette, di complementi deputati a risolvere e descrivere ogni funzione linguistica esplicitata dal parlante, da una miriade di tipologie di proposizioni da non confondere assolutamente con i complementi…

In realtà la linguistica ha fatto molti passi avanti rispetto ai libri che ancora le case editrici mettono in mano ai nostri alunni. Come anche per altre materie, come ad esempio la geografia, i libri di testo per la scuola sono già vecchi, scientificamente, ancora prima di essere stampati.

Perchè non ripensare tutto l’insegnamento della grammatica?

Ci viene incontro in questo una lettera datata 2004, poi riveduta nel 2007, del linguista Francesco Sabatini. Il testo è leggibile qui

Posted on: 2 aprile, 2009

Mi vergogno un po’ per non aver più aggiornato questo blog ma spero di riuscire presto a inserire materiali e novità…

Pregherei gli utenti che transitano da queste parti e magari fruiscono dei materiali pubblicati di lasciare almeno un commento o un’opinione sul lavoro fatto.

Grazie, Rubra

…che sia entrato nelle classi, che abbia lavorato nella scuola almeno un anno o un mese, non importa. Ma vorrei che la scuola l’avesse vissuta da dentro, magari da precario. Come può questa signora legiferare obiettivamente su una materia che non conosce assolutamente?

E il testo del decreto non è ancora uscito…

Oggi poco dopo le 14 il nostro Parlamento ha approvato un decreto legge (che sarei curiosa di leggere, dato che sul sito del MIUR non è ancora apparso) in cui si annunciano novità per l’anno incipiente: voto in condotta per avvallare bocciature e medie scolastiche, educazione civica, voto numerico alle scuole di primo grado (elementari e medie) affiancato da giudizi esplicativi. Insomma un tuffo nel passato, nella scuola di 80 anni fa…  Con il 5 in condotta (che un tempo era 7) si verrà bocciati, senza passare dal via. E questo potrebbe andare anche bene se la scuola deve promuovere lo sviluppo della persona a 360° quindi non facendo riferimento solo a conoscenze, abilità e competenze. Passi anche l’educazione civica che però non si sa bene dove andrà posta, se sarà un insegnamento trasversale oppure delegato al solo insegnante di lettere e che era già contemplata sia dalla riforma Moratti del 2003 sia dalle nuuove indicazioni nazionali di Fioroni del 3 agosto dello scorso anno; semplicemente non si chiamava educazione civica, ma passava sotto definizioni diverse, molto più articolate e, forse, più chiare.

LA questione del voto numerico è complessa. Agli occhi dei più è un ritorno all’oggettività nella scuola. Secondo me è semplicemente un passo indietro, come ho già detto, un tuffo nella scuola degli anni Venti del ministro Gentile. Che il voto numerico restituisca oggettività mi può anche stare bene. Che sia un buon veicolo educativo non lo so. Si è parlato tanto della didattica legata alla personalizzazione dell’apprendimento, alla costruzione del processo insegnamento-apprendimento… la valutazione è parte integrante di questo processo e non può essere stravolta 2 giorni prima dell’inizio di un anno scolastico. 2 in tempestività, dunque, alla Ministra.

Cos’altro dire? Sono stanca di riforme dell’ultimo minuto!

Aspetto di leggere questo benedetto decreto legge. E mi sento vicina a quei due terzi di insegnanti elementari che rischiano il posto perchè la Ministra pensa di tornare al maestro unico…

E per completare… leggi qui

Ciao a tutti,

mi sono chiesta più volte come fare per rendere l’apprendimento del latino più accattivante per i nostri studenti. Ho così pensato che legare la traduzione all’acquisizione di informazioni che riguardano la storia locale potrebbe diventare un’arma, se non vincente, almeno utile per ragiungere obiettivi congiunti di storia e di latino. Infatti, nell’affrontare la progettazione di un percorso di storia locale per una classe seconda di liceo scientifico bresciano, ho recuperato alcuni passi latini tratti da Plinio il Giovane, Livio e Catullo in cui si parla di Brescia e delle caratteristiche di alcuni suoi abitanti. La traduzione di questi brani potrebbe allora incuriosire i ragazzi, non fosse altro che per ragioni “campanilistiche”, e avrebbe anche il pregio di diventare un’operazione altamente formativa di lavoro sulle fonti, obiettivo da perseguire nell’insegnamento della storia.

Purtroppo non ho ancora avuto modo di verificare sul campo la fattibilità di una tale operazione e per questo condivido con voi questo materiale; se potrete utilizzarlo, sarà importante anche per me avere dei feed back sulla sua riuscita!

Tufina

 brescia_nelle_fonti_letterarie1

Come richiestomi da una giovane lettrice inserisco le griglie di correzione delle prove invalsi protagoniste dell’esame di stato conclusivo del primo ciclo di istruzione.

Le trovate a questo link http://www.invalsi.it/EsamiDiStato/risultati/risfree.php

E con oggi abbiamo toccato le 2000 visite.

Sono molto fiera del risultato raggiunto!

Vorrei riunire qui una bibliografia utile agli insegnanti.

Sulla comprensione del testo:

A. Colombo, Leggere, capire e non capire, Zanichelli 2002

Letteratura:

AA.VV. LA letteratura per unità didattiche. Proposte e metodi per l’educazione letteraria a cura di A. Colombo, La Nuova Italia 1996

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